Fabrizio Di Ernesto

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Vertice Celac per crisi tra Messico ed Ecuador

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Xiomara Castro, presidente pro tempore della Celac (Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi), ha annunciato l’intenzione di convocare un vertice dei presidenti dell’organizzazione regionale per affrontare la crisi diplomatica tra Ecuador e Messico sorta dopo che le forze di polizia equadoregne hanno assaltato l’ambasciata messicana a Quito per arrestare l’ex vicepresidente Jorge Glas.

L’incontro è stato programmato per venerdì 12 aprile e dovrà definire le modalità per chiedere al governo dell’Ecuador di motivare il gesto.

I partecipanti utilizzeranno il vertice anche per rivedere il funzionamento della Celac analizzando i meccanismi di maggioranza semplice, maggioranza qualificata e consenso.

Da quanto si apprende dovrebbe anche arrivare anche la “ferma condanna” della Celac all’Ecuador per “l’ingresso illegale” delle forze di sicurezza nell’ambasciata messicana, attraverso “un uso improprio della forza, violando il principio di inviolabilità della sede diplomatica e il rapimento dell’ex vicepresidente Jorge Glas”.

Secondo la Castri, l’assalto delle autorità ecuadoriane costituisce una “flagrante violazione” della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche del 1961 e della Convenzione di Caracas del 1954 sull’asilo, aggiunge il comunicato.

La crisi tra Messico ed Ecuador è scoppiata lo scorso 4 aprile, quando il governo di Daniel Noboa ha dichiarato persona “non grata” l’ambasciatrice messicana, Raquel Serur, in risposta alle dichiarazioni del presidente Andrés Manuel López Obrador, riguardanti l’omicidio dell’ex candidato alla presidenza. Fernando Villavicencio e le sue conseguenze elettorali. Il Messico, da parte sua, ha annunciato che cercherà di concedere asilo politico a Jorge Glas, perseguito per casi di corruzione dalla giustizia ecuadoriana.


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