Brasile: circa 200 insegnanti feriti dopo gli scontri con la polizia
Circa 200 insegnanti sono rimasti feriti in Brasile, nello Stato di Paranà, dopo gli scontri con le forze dell’ordine seguiti alla manifestazione di protesta contro il disegno di legge che rivede il sistema pensionistico. Nella città di Curitiba gli agenti, secondo la ricostruzione dei manifestanti, avrebbero usato i lacrimogeni per reprimere una protesta in cui gli insegnanti hanno chiesto la modifica delle regole di pensionamento . Secondo i media carioca in seguito ai disordini almeno 190 insegnanti sarebbero stati ricoverati e curati negli ospedali della zona, 45 dei qualu in condizioni abbastanza gravi. Centinaia di insegnanti protestavano davanti alla Assemblea legislativa del Paraná, nel Centro Civico, nel momento in cui l’ente regionale ha discusso gli emendamenti a un disegno di legge inviata dal governatore di Paraná Carlos Alberto Richa. I manifestanti sono stati attaccati con proiettili di gomma e gas lacrimogeni quando egli avrebbero cercato di entrare con la forza nel palazzo governativo; il segretariato di pubblica sicurezza di Paraná ha riferito che 20 poliziotti sono rimasti feriti negli scontri. Sergio Gadini professore universitario ha detto che la situazione è “assurda” e ha paragonato il governo del Paranà ad una “dittatura regionale in Brasile.” “Non rispettano i diritti umani. Non ho mai visto un governo mobilitare un corpo così grande per una soluzione pacifica della polizia di mobilitazione”, ha detto. Gli insegnanti Unione di Paraná ha detto che gli insegnanti erano al di fuori del perimetro stabilito dalla polizia. Il governo del Paranà non si è ancora pronunciata sui fatti Il disegno di legge contestato promosso dal Governatore Richa, del partito socialdemocratico brasiliano (PSDB), ha lo scopo di permettere allo Stato di risparmiare 1700 milioni di reais, circa 575 milioni di dollari.
Le miniere messicane sono quasi tutte dei canadesi
Canada, Usa, Cina, Australia e Giappone: questi i paesi cui appartengono la maggior parte delle miniere messicane, grazie a trattati, accordi li libro scambio che il paese centro americano con questi paesi negli ultimi 20 anni. Nello specifico più dei due terzi del settore minerario del paese appartiene ad aziende straniere, soprattutto canadesi, come riferisce la Camimex, camera delle miniere messicana.
In base ai dati riferiti da questo ente, le imprese straniere controllano circa 92 milioni di ettari di concessioni in Messico. Il Canada detiene ben 207 progetti minerari nel paese, il 74% del totale. Per quanto concerne le miniere d’oro tra le dieci più grandi sette sono affidate in concessione a società canadesi: Goldcorp, Agnico Aquila, Alamos Oro, Nuove Oro, Yamana Gold e Torex oro Resources. Gli Usa dal canto loro stanno sviluppando 43 progetti, il 15% del totale, la Cina 8, l’Australia 6, ed il Giappone 5. Nel 2013 ci sono stati 857 i progetti per l’esplorazione e l’estrazione con capitale straniero, realizzati in 16 stati messicani.
Santa Madre Russia
Segnalo l’uscita, prevista nei prossimi giorni del mio nuovo atteso saggio SANTA MADRE RUSSIA
A 25 anni dalla caduta dell’Urss e dalla fine del comunismo, Mosca è tornata a recitare un ruolo di primo piano sullo scacchiere internazionale. Dopo le fallimentari esperienze di Gorbaciov e Eltsin la Russia era una nazione in declino e appariva destinata a diventare parte integrante del Terzo mondo, dopo essere stata per molti anni la seconda Potenza del globo. Quando tutto per i russi sembrava perso dal cilindro della storia è uscito fuori Vladimir Putin, fino al 1999 oscuro agente Kgb. Oggi al suo terzo mandato presidenziale, con la prospettiva di governare fino al 2024, il Nuovo Zar ha ridato alla Russia il suo antico splendore utilizzando il petrolio ed il gas, ovvero quei beni che la grande finanza internazionale aveva provato a spartirsi dopo la dissoluzione dell’Urss. Un politico così ovviamente non può piacere all’Occidente che non può far altro che accusarlo di non rispettare i diritti umani. Dalla sua parte ci sono però i russi che continuano a sostenerlo a spada tratta. Putin è riuscito a creare per il suo Paese una fitta rete di collaborazioni internazionali che hanno saputo mettere Mosca al riparo perfino dagli effetti delle sanzioni decise dall’Occidente come ritorsione dopo che il Cremlino ha riportato tra i confini nazionali la Crimea. Contrariamente a quanto i media, anche italiani, vorrebbero far credere Putin merita appieno un posto nella storia, e non del tutto in negativo.
Agenzia Stampa Italia: ennessimo attacco informatico contro A.S.I. e contro l’ informazione libera
(ASI) Il portale della testata giornalistica http://www.agenziastampaitalia.it è stato per la 4^ volta colpito da una serie di attacchi informatici di provenienza non ancora identificata.
I tecnici Vincenzo ed Andrea hanno lavorato alacremente per ripristinare al più presto il funzionamento del nostro/vostro giornale multimediale. L’attacco ha causato non solo danni materiali importanti ed ha impedito a noi di aggiornare il quotidiano ed ai nostri affezionati lettori di leggere le nostre notizie. Però, questa avversità non ha fiaccato, né fiaccherà mai la forte determinazione e la volontà dei giornalisti di A.S.I. di svolgere con professionalità ed onestà intellettuale la nostra missione che è: fare un’informazione libera ed a 360 gradi. Al momento non sappiamo chi possa averci attaccato, né per quale motivo, visto che (o forse, proprio perché?) la nostra linea editoriale è sempre stata quella di dare ospitalità e rilievo a tutte le notizie e a tutte le tendenze politiche, culturali e religiose. Forse a qualcuno non piace che A.S.I. è sempre più apprezzata dai lettori e riscuote ogni giorno un maggiore successo. Tuttavia, cominciamo a pensare che i 4 attacci subiti non siano casuali. Infatti, il sistematico e periodico oscuramento del giornale AGENZIA STAMPA ITALIA in internet ci porta a pensare che dietro tutto ciò ci sia una precisa strategia.
La direzione di ASI denunciarà ancora una volta l’accaduto alla Polizia postale per risalire all’identità degli autori di questi attacchi che oltre a limitare la libertà di epressione sono un chiaro attacco alla stampa indipendente.
Agenzia Stampa Italia
Direttore Responsabile Ettore Bertolini
Messicani senz’acqua a causa del petrolio
Arriva la marea nera e i messicani rimangono senz’acqua. Le autorità del paese centroamericano hanno infatti stabilito la chiusura temporanea di quattro impianti di trattamento idrico poiché i fiumi da dove prelevano l’acqua risultano attualmente colpiti da una fuoriuscita di petrolio.
A pagare le conseguenze di questo disastro ecologico soprattutto i circa 200mila abitanti della città di Villahermosa, capitale dello stato messicano di Tabasco nella regione sudorientale del Paese; in questo lembo di Messico infatti una fuoriuscita di greggio ha colpito di fiumi Teapa, Sierra e Grijalva. La Pemex, Petroleos mexicano ha spiegato che i corsi d’acqua sono stati contaminati in seguito alla perforazione di un oleodotto da otto pollici, vicino Agave-Entronque Sitio Grande
Secondo molti la popolazione rimasta senz’acqua sarebbe molta di più, alcuni la quantificano in mezzo milione di persone, stima che appare però esagerata.
Davanti a questa emergenza la Sas, la società idrica locale, ha spiegato di aver chiuso gli impianti nel timore che il greggio potesse danneggiare irreversibilmente gli impianti di filtraggio e pompaggio dell’acqua.
Per ovviare alla mancanza di acqua le autorità locali hanno attivato 13 navi cisterne per garantire il rifornimento idrico nelle zone colpite.
Eurogendfor: the new EU police force of limitless power
The purpose of the EGF to strengthen the management capacity of the future international crises and, more importantly, contribute to the common defense and security policy and may in all respects be considered a tool integrated approach to conduct police missions in several theaters, including those destabilized, in support of the European Union, NATO, the UN or any coalitions to create PURPOSE.
We started talking about this initiative ten years ago, in 2003, during an informal meeting of defense ministers held in Rome later in the Dutch town of Noordwijk Declaration of intent was signed among the top five countries involved and this document became operational two Years later, on 20 July 2006.
The “baptism of fire” took place the following year when the Eurogendfor conducted its first mission by participating in the operation of the EU called Alteha in Bosnia-Herzegovina, after which this group has intervened in Afghanistan and has provided support to the UN in Haiti devastated by the earthquake in 2010.
The main feature of this armed force is definitely its large flexible so that it can intervene quickly in any high intensity conflict is under any military command is under the control of civilians, acting jointly with other divisions or in a totally autonomous. It may also intervene at any time of the conflict in the initial phase it will have the task to stabilize or restore the order pre-existing alongside or replacing the local police force, during the transition phase will be called to serve a mission purely military in coordination with the local authorities, and finally in the final stage by facilitating the transfer of responsibilities from the military to the civilian chain of command.
The methods of intervention are the following: replacement of the local police forces in certain areas where the conduct of the normal civil activity is in crisis and can help to build military facilities local species in an environment characterized by high levels of insecurity and crime due to the lack of an adequate rule of law, as has happened in Haiti can finally be used in the event of natural disasters. However, there is the possible use during events considered to be particularly at risk such as the annual meetings of the G8 or the like.
Its contingent is very small as can count a maximum of about 2,500 men, however, able to intervene within thirty days in every corner of the world.
Italy has made available to this global police force barracks Chinotto in Vicenza and chose his best men among the ranks of the Carabinieri also the leaders of our Ministry of Defence have contributed to the project by focusing on the plate experiences acquired from activities abroad through the MSU, Multinational Specialized Unit of the weapon.
The training of the members of the EGF occurs in the same location as the CoESPU, center of Execellence for stability police units dedicated to the preparation and training of the police, in particular but not exclusively, African States and a key element of the politics of the G8 for the stabilization of that continent.
Among the features that make this police hated by many even his powers in some ways seem limitless.
In fact, according to what is stated in its founding treaty under article 21 of the premises, buildings, archives, documents, computer files, records and movies owned weapon shall be held inviolable; Article .22 instead provides immunity from measures of execution of the judicial authority of individual nation states, extended to the property and the capital of the body of gendarmerie, while Article .23 provides that communications can not be intercepted, the arrangement number 28 announces that the signatory countries, to waive all claims compensation for damages caused to property during the preparation or execution of transactions, compensation will not be required even in case of injury or death of personnel Eurogendfor.
Article 29 is instead determined that the staff members of Eurogendfor will not suffer any proceedings concerning the execution of a judgment against them in the host State in the receiving State or in a case connected to the fulfillment of their service.
When Italy has ratified the treaty, March 2010, as well as provide for the participation in senior management official of five and six marshals, fielded well 291 thousand euro per year, out of a total of just over 400, and currently also because of the serious crisis the outlay was revised downward and is financed under the decrees of international operations.
A short, but being a project within the EU, the Italian parliament should be limited only to record the exits provided for its operation without being able to express opinions on the matter.
Traduzione del mio articolo sull’Eurogendfor pubblicata sul sito stratrisks
Tutto pronto per la Biennale 2015
Ancora due mesi e poco più e si aprirà la stagione 2015 della Biennale di Venezia presentata ieri a Roma nell’Auditorium dell’Ara pacis.
Anche questa edizione della rassegna si svilupperà su le tre arti portanti ovvero danza, musica e teatro.
Ad aprire la Biennale 2015 sarà la danza i cui laboratori, scelti e supervisionati ancora dal coreografo Virgilio Sieni, saranno visibili al pubblico dal 25 al 28 giugno. Il 43simo Festival Internazionale del Teatro, diretto dal regista catalano Alex Rigola aprirà i battenti il 30 luglio per chiuderli il 9 agosto. Il mese di ottobre sarà invece dedicato ai suoni dell’edizione numero 59 del Festival Internazionale di Musica Contemporanea diretta dal compositore Ivan Fedele in svolgimento dal 2 all’11.
Il presidente Paolo Baratta ha voluto sottolineare le grandi innovazioni degli ultimi anni in primis l’importanza crescente della Biennale College che permette ai giovani artisti di entrare in contatto con mostri sacri delle arti.
“Dare luogo alla danza come spazio di condivisione col pubblico e insieme innovare il senso della frequentazione” il filo conduttore scelti da Sieni nella scelta dei 16 spettacoli danzanti della Biennale College.
Si chiude quest’anno il triennio impegnato dal coreografo per la scoperta della città vista come corpo umano e quindi basilare per la danza, intesa anche come strumento per dialogare con la società.
Il testo della danza sembra fatto su misura per la contemporaneità, non solo nel rapporto con le altre arti ma anche come mezzo di comunicazione. Si amplia sempre di più lo spazio cittadino utilizzato per il ballo e gli spettacoli.
La rassegna teatrale appare sempre più come un luogo di riflessione su questa arte che vedrà in scena 13 spettacoli di cui ben 9 in prima assoluta per il nostro paese.
La memoria è invece il tema scelto per la selezione dei 18 concerti che permetteranno di ascoltare ben 31 novità, la metà delle quali in prima assoluta. Memoria intesa in tutte le sue sfumature, sia come riflessione sulla storia dell’uomo, sia come ritrovamento di tracce musicali ma anche come mappa di un codice genetico che si rigenera di continuo nell’importanza di un dna primigenio.
Nordic Film Fest 2015
Presentata oggi a Roma, nella cornice della casa del cinema di Villa Borghese, la quarta edizione del Nordic Film Fest, l’ormai consueta rassegna cinematografica organizzata dalle ambasciate nordiche con la collaborazione del Circolo scandinavo.
Tema portante dell’evento che si svolgerà dal 16 al 19 aprile il noir/crime, non a caso la pellicola che darà il via alla manifestazione sarà “The Keeper of lost causes” diretto da Mikkel Norgaard è tratto dal best-seller di Jussi Alder-Olsen pubblicato in Italia da Marsilio con il titolo “La donna in gabbia“.
Sullo schermo si alterneranno 14 pellicole, tra cui si segnalano il danese “The salvation” che vede tra gli interpreti l’ex calciatore ormai attore a tempo pieno Eric Cantona, il finnico “The disciple” già premiato all’ultimo festival di Roma, l’islandese “Life in a Fishbowl” e lo svedese “Stockholm stories“. Particolare la scelta norvegese che realizzerà quasi una mini rassegna sul regista Erik Skjoldbjaerg mostrando al pubblico italiano tre diversi lavori del cineasta noto ai più per la pellicola “Prozac nation” ambientata negli Usa.
Parallelamente al festival è stata allestita anche una mostra dedicata all’indimenticata Ingrid Bergman nel centenario della nascita curata dall’Associazione Santa Marinella. Dalle foto, molto suggestive, traspare bene l’immagine di una donna in partenza,una donna in fuga, tesa ad un inarrestabile ricominciare.
In pochi anni il Nordic Film Fest ha saputo ritagliarsi uno spazio importante tanto che in collaborazione con Cineteca di Bologna e la casa editrice Iperborea, specializzata nella letteratura del nord, una sintesi sarà proposta anche nella città felsinea il 24 e 25 aprile e a Milano dal 2 al 5 maggio; inoltre si terrà anche il Nordic Film Fest Summer all’Isola del cinema, sempre nella Capitale, a luglio e una collaborazione con il Terra di Siena film festival in programma tra settembre e ottobre.
Per il programma completo consultare la pagina http://www.nordicfilmfestroma.com/programma-2/
L’aeronautica militare italiana parla “americano”
C’era una volta, nemmeno troppo tempo fa il motto Virtute siderum tenus che simboleggiava la missione e lo spirito della nostra aeronautica militare. C’era e c’è ancora, anche se in tempi di globalizzazione selvaggia e mondialismo atlantico il latino è una lingua sempre più morta, desueta e fuori moda.
Alzi la mano chi lo scorso 21 marzo vedendo le immagini del rientro delle salme degli italiani morti per l’attentato al Bardo di Tunisi non hanno sgranato gli occhi vedendo che sulla livrea del KC-767 del nostro corpo azzurro campeggiava in bella vista lo slogan obaniano Yes we can.
A noi personalmente la cosa ci ha preso alla sprovvista ed abbiamo chiesto spiegazioni al comando del corpo alato facendo scoperte molto interessanti.
Per prima cosa abbiamo scoperto che in tempi di spending review in cui gli italiani sono costretti a fare più sacrifici anche per permettere all’aeronautica di dotarsi dei discussi F-35, che se non altro sono prodotto anche a Camieri e quindi portano piccoli benefici anche alla nostra economia, ha acquistato anche due tanker KC-767, mezzi prodotti dalla statunitense Boeing derivanti dal modello passeggeri ma allestiti appositamente per scopi militari. Nel dettaglio nella configurazione cargo si possono imbarcare 19 pallet militari NATO standard mentre nella configurazione passeggeri si possono imbarcare fino a 200 passeggeri con relativi bagagli, infine nella configurazione combi si possono imbarcare fino a 100 passeggeri e 10 pallet militari standard NATO.
Palazzo Baracchini li ha scelti perché permettono di aumentare enormemente l’efficacia strategica dello strumento aereo.
Proprio questo motivo è alla base del motto scelto. Il corpo azzurro, a scopo celebrativo per l’entrata in linea dei due velivoli, decise di marcare il primo velivolo consegnato dalla ditta americana con la scritta “We have a dream”, mentre sul secondo, con il pieno raggiungimento dell’obiettivo, è stato scritto “Yes we can”.
Due motti statunitensi e dalle forti connotazioni politiche, magari nobili quanto si vuole ma pur sempre estranei alla tradizione storica e politica italiana, Veltroni a parte. Qualcuno, magari più realista del re, potrà obiettare: meglio questi due slogan che quelli nostrani tipo “La Lega ce l’ha duro”, “Per un nuovo miracolo italiano” , “Letta stai sereno” o “La volta buona” ma allora ci chiediamo perché non scriverlo almeno in latino?
La risposta purtroppo la conosciamo tutti fin troppo bene.