Fabrizio Di Ernesto

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Monthly Archives: gennaio 2022

Brasile: Lula favorito in sfida contro presidente Bolsonaro

L’ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula Da Silva è l’unico candidato che vincerebbe le elezioni di ottobre contro l’attuale Capo di Stato Jair Bolsonaro in un eventuale secondo turno. Questo il risultato di un sondaggio condotto da Futura Inteligência / ModalMais.

Secondo le intenzioni di voto raccolte il leader del Partito dei Lavoratori (PT) batterebbe Bolsonaro con il 50,4% contro il 37,8%.

Altri possibili candidati come Ciro Gomes e Sergio Moro non sembrano, per il momento, riuscire ad impensierire il primo mandatario del paese indiolatino.

In tutti gli scenari valutati al primo round, secondo lo studio, Lula è favoritoa. L’ex presidente ha infatti un indice di gradimento superiore a quello di Bolsonaro di almeno cinque punti percentuali, 36 a 31.

L’indagine è stata condotta tra il 17 e il 21 gennaio, telefonicamente, con 30.452 interviste e 348.187 tentativi. Il margine di errore è più o meno 2,2 punti percentuali. Se questi dati fossero confermati, Lula e Bolsonaro vincerebbero le elezioni presidenziali il 2 ottobre, ma sarebbe necessario un secondo turno, previsto per il 30 ottobre.

In un altro sondaggio sulle preferenze di voto, pubblicato la scorsa settimana, Lula ha mantenuto un discreto vantaggio nelle intenzioni di voto rispetto a Bolsonaro, anche se senza abbastanza consensi per vincere al primo turno delle elezioni di ottobre. Secondo l’indagine dell’azienda XP/Ipespe, pubblicata sul quotidiano economico Valor, Lula monopolizza il 44% delle preferenze elettorali contro il 24% di Bolsonaro nel sondaggio stimolato, quando cioè i nomi dei candidati vengono citati all’intervistato.

Ucarina: Usa minacciano blocco NorthStream2

Venti di guerra tra Ucraina e Russia e gli Usa giocano la carta delle ritorsioni economiche. Washington hanno infatti garantito che il gasdotto NorthStream2 che collega Russia e Germania non entrerà in funzione se Mosca deciderà di invadere l’Ucraina.

A dirlo il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price convinto che «la Germania fermerà il progetto del gasdotto».

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La Fernandez Kirchner mette in guardia contro i nuovi colpi di Stato giudiziari

Dopo i golpe militari ora è la volta di quelli giudiziari. Questo il parere di Cristina Fernández Kirchner, vicepresidente dell’Argentina, che ha sottolineato “allo stesso modo in cui sono stati finanziati i colpi di stato militari, ora si finanziano i colpi di stato giudiziari”, riferendosi alle nuove forme di destabilizzazione del neoliberismo contro i governi progressisti in America Latina.

Parlando all’Università Nazionale Autonoma dell’Honduras, la Fernández ha sottolineato che attualmente “non sono più necessari colpi di stato militari, ora dobbiamo formare giudici istruiti in commissioni e forum. Le Forze Armate di allora compivano colpi di stato contro governi progressisti, ovviamente finanziati. Alla fine del XX secolo, questa necessità è riemersa di nuovo, dopo che il neoliberismo si è imposto come corrente politica, e con la tragedia del disastro che questo implicava”, in conseguenza di ciò, ha osservato ancora “sono comparse nuove forme di dominio non così dirette, mentre è emersa un’ondata di movimenti popolari che ha caratterizzato la fine di quegli anni nella regione, che si sono confrontati con questi meccanismi di dominazione egemonica”.

Alla viglia del giuramento della nuova presidente honduregna Xiomara Castro, la politica argentina ha riferito di confidare nella piena realizzazione della sua missione, anche se ritiene che per Castro “sarà doppiamente difficile, per le caratteristiche patriarcali della società”.

“Non è facile essere una presidente donna perché c’è ancora un certo residuo di patriarcato nella società, perché è molto difficile quando una donna pensa, affronta le cose e prende decisioni, la si perdona molto meno degli uomini. Spero che tutti la sostengano e la aiutino”. Riferendosi al colpo di stato contro l’ex presidente honduregno Manuel Zelaya nel 2009, che ha rappresentato il ritorno al potere del neoliberismo, il vicepresidente argentino ha ricordato che la violazione di un articolo costituzionale che vieta la rielezione è stata presa come giustificazione quando l’ex presidente si stava persino preparando a fare una consultazione popolare. Quindi ha ricordato il caso di Juan Orlando Hernández cui la magistratura ha permesso di candidarsi per la rielezione alcuni anni dopo. “La Costituzione si applica secondo determinati interessi che, come sempre, sono contrari ai grandi interessi delle maggioranze popolari”, ha aggiunto.

La Difesa pronta a spendere più di 2 miliardi per nuovi blindati

Tempo di magra per gli italiani ma non per il ministero della Difesa che ha in programma acquisti per 2,179 miliardi di euro da qui al 2034, anche se per il momento il Parlamento ha pianificato solo l’esborso della prima tranche da 348 milioni. Il completamento del programma, per ulteriori 1,831 miliardi, finalizzato alla dotazione delle rimanenti Brigate dell’Esercito, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti che potranno essere contrattualizzati subordinatamente all’eventuale rifinanziamento dell’intervento.

Nello specifico il programma prevede l’acquisto di 197 Veicoli Tattici Medi Multiruolo di seconda generazione VTMM 2 in versione posto comando (PC) e 150 VTMM 2 nelle versioni specialistiche per le unità dell’Esercito italiano, comprensivi di supporto logistico decennale. Tale approvvigionamento consentirà il soddisfacimento dell’esigenza, in termini di equipaggiamento organicamente previsto, di due Brigate medie.

Rispetto a quelli già in uso, quelli di prima generazione, questi nuovi mezzi offrono maggiori garanzie per quanto concerne la sicurezza, la protezione, la maneggevolezza, la capacità di carico e capacità di connessione radio e satellitare.

L’investimento rientra nell’ambito del programma pluriennale di Ammodernamento e rinnovamento destinato alla difesa nazionale, afferente alla Missione 5 (Difesa e Sicurezza del Territorio) Programma 6 (Pianificazione Generale delle Forze Armate e Approvvigionamenti Militari), Azione 6 (Ammodernamento, rinnovamento e sostegno delle capacità dello Strumento Militare), Centro di

Responsabilità Amministrativa (C.R.A.) Segretariato Generale, finanziato con stanziamenti tratti dai fondi del Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa.

In merito alle caratteristiche di questi blindati, i primi 197 saranno del tipo 6×6 nella versione “Posto comando” finalizzate a potenziare la capacità di Comando e controllo (C2) delle unità dell’Esercito presso i Posti Comando Tattici Terrestri delle Brigate, reggimenti/Task Force e battaglioni, consentendo ai Comandanti e al loro staff di esercitare la funzione C2 anche in movimento.

Gli altri 150, invece, arriveranno nella versione specialistica Ambulanza e RCP – Route Clearance Package.

L’esborso inoltre prevede anche un supporto logistico decennale destinato sia alla formazione del personale che alla manutenzione dei veicoli, nonché acquisizione delle attrezzature di officina necessarie alla messa a punto dei veicoli.

La prima tranche di pagamento permetterà lo sviluppo delle piattaforme in configurazione Posto Comando 6×6 e l’acquisizione dei veicoli Posto Comando nelle versioni 6×6 in un quantitativo pari a circa 45 veicoli, comprensivi del supporto logistico decennale.

Nelle intenzioni del Parlamento, chiamato ad approvare lo stanziamento, il programma avrà importanti ripercussioni per quanto riguardo l’indotto. A giovarsene in primis le industrie della meccanica e dell’elettronica anche in considerazione del fatto che importanti aziende italiane hanno le competenze e le caratteristiche necessarie per sviluppare la versione 4×4 da cui poi realizzare il modello richiesto e quindi potranno essere coinvolte nella realizzazione della parte relativa agli apparati di comando e controllo e quelli di comunicazione.

Attualmente le aziende che realizzano questo tipo di veicolo sono la tedesca Krauss Maffei Wegmann e l’italiana Iveco Defence Vehicles di Bolzano, e non a caso i principali utilizzatori di questi blindati sono proprio l’esercito italiano e quello tedesco, ma mentre Roma punta sul modello 4×4 Berlino ha investito molto sulla versione 6×6 e quella 8×8; la Iveco ne ha realizzato anche una versione anfibia in collaborazione con la BAE Systems.

Le attività connesse alla produzione degli autotelai e degli scafi avranno luogo prevalentemente nelle aree di Piacenza, Bolzano e Vittorio Veneto (Tv) inoltre dovrebbero essere coinvolte anche Pmi di Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio e Abruzzo.

Perù: per presidente Castillo diritto di veto al referendum antidemocratico

Il primo mandatario peruviano Pedro Castillo, ha affermato che il Congresso nazionale viola la volontà popolare, definendo antidemocratica la decisione di porre il veto su un referendum per indire una nuova Assemblea costituente.

“Non permetteremo che la partecipazione politica dei peruviani venga violata, sottovalutando, condizionando e sottoponendo la loro volontà alla mercé del solo parere del Congresso”, ha tuonato il presidente.

Il presidente ed il governo si erano già espressi a dicembre sul testo del referendum ma il Parlamento ha deciso ugualmente di ratificare il potere di veto con una rapidità insolita e senza discutere i dettagli e le osservazioni sollevate dal governo.

Nel suo intervento il capo dello Stato ha ribadito i suoi criteri per impugnare la norma dinanzi alla Corte costituzionale, in quanto “antidemocratica e incostituzionale”, oltre che contraria alla volontà popolare di convocare un’assemblea costituente.

“Il Perù ha bisogno di essere rifondato di fronte a una crisi evidente, dando il potere unico ai cittadini”, ha aggiunto il presidente, insistendo sulla necessità di riscrivere la Costituzione.

Con 72 voti favorevoli, compreso quello del presidente del Congresso, Maricarmen Alva, 44 contrari e senza astensioni, il Parlamento ha varato la norma secondo la quale “tutte le iniziative di riforma costituzionale, che sono sottoposte alla consultazione popolare, devono prima passare attraverso la giurisdizione parlamentare”, come si legge nel comunicato del Congresso.

Commentando il voto del Parlamento,  il capo dello Stato ha definito la nuova legge un “attacco alla popolazione che da anni chiede il cambio di una Costituzione concepita nella dittatura”, riferendosi a quella varata dal governo neoliberista di Alberto Fujimori, che attualmente trova in carcere per crimini contro l’umanità e corruzione.

Secondo Castillo, il Congresso, controllato dall’opposizione, “dimentica che il potere dello Stato è emanato dal popolo ed è dovuto alla sua rappresentatività e i cittadini hanno il diritto di scommettere sul proprio benessere”.

Contro il voto della Camera si è espresso anche l’esponente di Acion popular (Ap), Yonhy Lescano, già candidato alla presidenza, anche perché il suo partito si propone da anni di cambiare la Costituzione.

Caravaggio va all’asta ma nessuno si fa avanti

Tempi sempre più duri per l’arte in Italia. L’ultima conferma arriva da Roma dove, avendo abbastanza soldi, si può comprare il Casino dell’Aurora, all’interno della tenuta Boncompagni Ludovisi, ed ammirare così ogni volta che si vuole un affresco del Caravaggio.

Un lusso per pochi ed infatti la prima asta, che si è svolta lo scorso 18 gennaio, è andata deserta.

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Argentina: esportazioni cresciute del 42% nel 2021

Nel corso del 2021 l’Argentina ha esportato beni e prodotti per quasi 78 miliardi di dollari, facendo registrare una crescita del 42% rispetto all’anno precedente.

Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri di Buenos Aires Santiago Cafiero che ha anche spiegato che si tratta del miglior risultato raggiunto dal paese indiolatino dopo quelli fatti registrare nel 2011 e nel 2012 sottolineando: “La nostra missione è continuare ad aprire i mercati per consolidare una crescita sostenibile in Argentina”.

Il ministro degli Esteri Cafiero ha anche evidenziato che lo scorso dicembre l’export è stato di 6,58 miliardi di dollari, “un record per quel mese”.

L’ottimo risultato raggiunto lo scorso anno inoltre ha permesso alla bilancia commerciale argentina di avere un attivo di 14,75 miliardi di dollari, il dato più alto degli ultimi 12 anni.

Per quanto riguarda invece il comparto delle importazioni, lo scorso anno l’Argentina ha acquistato beni e prodotti dall’estero per poco più di 63 miliardi di dollari, con un aumento in questo caso di quasi il 50% rispetto al 2020; secondo i dati diffusi dall’Istituto nazionale di statistica e censimento (Indec).

Sempre l’Indec ha precisato che l’avanzo commerciale registrato rappresenta un aumento del 17,73 per cento, oltre 2,2 miliardi di dollari, rispetto al saldo registrato nel 2020.

Senato brasiliano discuterà a febbraio legge per il prezzo del carburante

Il nuovo disegno di legge brasiliano per regolarizzare il prezzo dei carburanti sarà discusso dal Senato a partire da febbraio. Ad annunciarlo il presidente della Camera alta del paese indiolatino Rodrigo Pacheco, il quale ha anche precisato che il testo sarà sottoposto a discussione e votazione in sessione plenaria.

Nel suo intervento Pacheco ha spiegato che all’inizio di febbraio il testo sarà sottoposto alla valutazione del Collegio dei capigruppo e che relatore del testo sarà il senatore Jaen Paul Prates.

Da quanto si apprende il progetto presentato da Jean Paul Prates punta “non solo a creare un programma di stabilizzazione, ma si pone l’obiettivo di ridurre la volatilità dei prezzi dei derivati ​​del petrolio, creare una nuova politica dei prezzi interni per la vendita ai distributori e prodotti petroliferi lavorati in Brasile”.

Secondo le stime del Senato lo scorso anno l’aumento dei prezzi del carburante nelle stazioni di servizio è stato di circa il 44% con la società locale Petrobras che ha aumentato per i distributori i prezzi della benzina del 4,85% e del diesel dell’8,08%, l’impennata dei prezzi dei carburanti ha avuto un impatto rilevante sul tasso di inflazione, che ha superato il 10% nel 2021.

Nello scorso anno l’inflazione in Brasile è stata del 10,06%, il dato più alto dal 2015 quando raggiunse il 10,67%.

Secondo l’Istituto brasiliano di geografia e statistica (Ibge), i combustibili, l’elettricità, gli affitti, il caffè e lo zucchero sono stati i settori in cui si sono registrati gli aumenti maggiori.

Libri: Le armi di ieri di Max Marambio

Le pagine di questo libro sono un’asciutta cronaca dell’epifania di una bandiera che continuava a sventolare in mezzo alla sconfitta di quel 1973. La loro realtà, con il passare del tempo, diventerà finzione, che è il miglior destino che la verità possa raggiungere. E questo libro ne renderà testimonianza.

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Venezuela denuncia sabotaggio impianti petroliferi

Le autorità venezuelane hanno denunciato un nuovo sabotaggio ai danni dell’industria petrolifera nazionale ed indicato nelle forze conservatrici di destra i responsabili dell’accaduto.

Nello specifico l’ex ministro degli Esteri di Caracas, Alí Rodríguez Araque, ha denunciato l’esplosione avvenuta lo scorso 11 gennaio presso il Poliducto de Oriente, situato nel comune di Naricual, nella città di Barcellona, ​​stato di Anzoátegui, un impianto quanto mai strategico visto che serve a rifornire di carburante tutti gli stati orientali del paese indiolatino.

“Questa azione criminale fa parte della guerra permanente diretta da gruppi appartenenti all’estrema destra venezuelana che, protetti dall’imperialismo nordamericano, cercano di boicottare gli importanti progressi che il governo bolivariano ha realizzato all’interno del nuovo sistema produttivo”, ha affermato Rodríguez Araque che ha poi aggiunto: “tutto questo si aggiunge alle sanzioni e alle minacce cui l’industria petrolifera venezuelana è stata sottoposta, negli ultimi cinque anni, con l’intento di interrompere tutte le operazioni condotte dalla Pdvsa (la compagnia petrolifera venezuelana) nelle sue diverse aree”.

Remigio Ceballos, vicepresidente del dipartimento per la Sicurezza e la Pace dei cittadini, ha invece spiegato che l’incendio è stato progressivamente controllato, grazie al lavoro svolto dalla Direzione per la Sicurezza del Pdvsa, dalla Polizia Nazionale Bolivariana (Pnb), dalla Polizia di Stato e da quella municipale.