Fabrizio Di Ernesto

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Il mondo critica l’Ecuador dopo l’irruzione nell’ambasciata messicana

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Il mondo sta condannando l’Ecuador dopo che il governo di Quito ha permesso l’irruzione delle forze di polizia nell’ambasciata messicana; un gesto che sta creando sempre più disappunto tra i leader politici.

Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador (Amlo) ha prontamente interrotto i rapporti diplomatici con l’Ecuador subito dopo il raid di venerdì, che esperti di diritto internazionale, presidenti e diplomatici hanno ritenuto una violazione degli accordi internazionali stabiliti da tempo. Intanto il personale della sede diplomatica è rientrato nel paese centroamericano con un volo commerciale.

Alicia Bárcena, segretaria delle relazioni estere del Messico, ha sottolineato: “Nemmeno il dittatore Pinochet aveva osato entrare nell’ambasciata messicana in Cile. Sono entrati violentemente e senza autorizzazione, aggredendo fisicamente i diplomatici”.

Nello specifico venerdì scorso la polizia ha sfondato le porte esterne dell’ambasciata per arrestare Jorge Glas, ex vicepresidente che risiedeva lì da dicembre. Aveva chiesto asilo dopo essere stato incriminato con l’accusa di corruzione. Bárcena ha detto che il Messico intende contestare il raid presso la Corte Mondiale dell’Aia; aggiungendo che 18 paesi dell’America Latina, 20 dell’Europa e l’Organizzazione degli Stati Americani hanno già espresso il loro sostegno al Messico.

Le sedi diplomatiche sono considerate suolo straniero e “inviolabile” ai sensi dei trattati di Vienna e alle forze dell’ordine del paese ospitante non è consentito entrare senza il permesso dell’ambasciatore.

Le autorità stanno indagando su Glas per presunte irregolarità nella gestione della ricostruzione a seguito del potente terremoto che nel 2016 ha ucciso centinaia di persone; in precedenza, era stato condannato per due distinti casi di concussione e corruzione. Sabato, il ministro degli Esteri dell’Ecuador, Gabriela Sommerfeld, ha detto ai giornalisti che la decisione di entrare nell’ambasciata è stata presa da Noboa dopo aver considerato “l’imminente rischio di fuga” di Glas ed esaurito tutte le possibilità di dialogo diplomatico con il Messico.


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