Fabrizio Di Ernesto

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Monthly Archives: luglio 2016

Jean Toschi, “il futuro dei Balcani non dipende dai paesi stessi, la regione è la scacchiera su cui si scontrano le grandi potenze”

Abbiamo incontrato Jean Toschi Marrazzani Visconti, autrice de “La porta d’ingresso dell’Islam. Bosnia-Erzegovina: un Paese ingovernabile”, di recente edito dalla Zambon, con la quale abbiamo parlato del suo ultimo libro e approfondito la questione legata ai Balcani. Nel corso della chiacchierata abbiamo ripercorso la storia della regione e smentito anche alcune verità ormai date per acquisite dai media mondiali, come quella relativa al “genocidio” operato dai serbi a Srebenica.

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Il Venezuela vuole rafforzare i rapporti con l’Europa

Dopo la schiarita nei rapporti con gli Stati Uniti, il Venezuela punta ora a rafforzare i rapporti diplomatici, politici ed economici con l’Europa. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri venezuelano Delcy Rodriguez che ieri, domenica 10 luglio, ha incontrato una delegazione di politici europei. Tra i politici presenti all’incontro l’ex premier spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero, il direttore generale per l’America della Società Spagnola di Agricoltura Biologica (Seae) Edita Hrdá; e l’Alto rappresentante dell’Unione Europea Federica Mogherini, come riferisce il sito dell’emittente televisiva venezuelana Telesur.

Nel corso dell’incontro la delegazione venezuelana ha ribadito la volontà del presidente Nicolas Maduro di rafforzare i rapporti di collaborazione e di amicizia con l’Europa nel rispetto della sovranità dei singoli paesi e dell’uguaglianza tra questi.

Lo scorso maggio il presidente venezuelano Maduro ha chiesto all’Unasur, l’Unione dei paesi del Sud America, di essere nominato a capo di una commissione incaricata di mediare tra i vertici venezuelani per risolvere la crisi politica, ampiamente strumentalizzata da Washington, in corso a Caracas. L’Unione europea ha deciso di nominare come proprio inviato in questa commissione proprio l’ex premier spagnolo Zapatero; gli altri membri della commissione sono il presidente panamense Martin Torrijos, e quello della Repubblica Dominicana Leonel Fernandez.

Schiarita nei rapporti diplomatici tra Venezuela e Usa

Leggera schiarita nei rapporti diplomatici tra Caracas e Washington. L’occasione per la distensione è stata offerta dall’anniversario dell’Indipendenza Usa celebrato ieri; il governo venezuelano ha infatti pubblicato sul proprio profilo ufficiale “Twitter” un messaggio agli Usa con la quale elogiava “le ragioni dell’indipendenza degli Usa come il diritto alla vita, alla libertà e al perseguimento della felicità per il proprio popolo”. La ricorrenza ha offerto al Venezuela l’occasione per chiedere alla controparte di stabilire relazioni bilaterali basate sul rispetto dei valori di emancipazione della nazione nordamericana.

Da tempo i rapporti tra Venezuela e Usa sono molti tesi. Lo scorso 16 giugno il presidente venezuelano, Nicola Maduro, aveva ribadito che il governo di Caracas era disponibile ad avere normali rapporti diplomatici con gli Usa purché basati sul rispetto reciproco e la pace. Una settimana più tardi, il 22 giugno, Maduro ha incontrato il sottosegretario per gli affari politici del Ministero degli Esteri Usa, Thomas Shannon.

Uno dei punti più bassi nelle relazioni bilaterali tra i due paesi è stato toccato lo scorso 4 maggio quando il ministero degli Esteri di Caracas ha accusato il governo di Washington di negare i visti ai funzionari venezuelani contravvenendo così al diritto internazionale. L’accusa è stata mossa da Delcy Rodriguez, ministro degli Esteri, secondo cui Washington avrebbe negato i visti consolari a diversi funzionari venezuelani che dovevano partecipare ad alcuni eventi internazionali negli Usa. “Sono costretta – ha detto la Rodriguez – a riferire che il governo di Washington ha negato i visti per partecipare a eventi internazionali”. Parlando all’emittente televisiva “Vtv” la Rodriguez ha ricordato che in precedenti occasioni, il governo degli Stati Uniti aveva già negato i visti ai diplomatici venezuelani in piena violazione del diritto internazionale; “questo – ha aggiunto – è molto grave, sono in programma eventi bilaterali e gli Usa non possono rifiutarsi di concedere i visti”.