Nasce a Malta l’Is-Siċċa, polo dell’innovazione della blue economy
Architettura made in Italy a Malta dove il ministro dell’Energia, delle imprese e dello sviluppo sostenibile, Miriam Dalli, ha annunciato il progetto di rigenerazione del valore di 40 milioni di euro del litorale di Birżebbuġa e Marsaxlokk, nell’estremità sud della piccola isola mediterranea.
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Riccione si rifà il look e punta sul turismo wellness
Continua l’opera di riqualificazione urbana e di destagionalizzazione di Riccione, località del turismo estivo per eccellenza. È stato infatti presentato il progetto del nuovo parco termale cittadino da 5mila metri quadrati che darà forma ad un nuovo polo turistico.
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FMI approva accordo con Argentina sul debito
Il board del Fondo monetario internazionale (Fmi) ha approvato l’accordo tecnico raggiunto con l’Argentina per il rifinanziamento di un debito di quasi 45 miliardi di dollari.
Dopo il parere favorevole del Congresso di Buenos Aires e l’approvazione da parte del Fmi potrà quindi partire il nuovo programma con il quale il Paese indiolatino dovrà rispettare l’impegno preso dal presidente liberista Mauricio Macri nel 2018.
Nel nuovo programma economico, valido per due anni e mezzo, il governo argentino si è impegnato a raggiungere una serie di obiettivi macroeconomici richiesti dal Fmi come condizione per le erogazioni trimestrali, che serviranno lo Stato argentino per rispettare il calendario delle scadenze con l’agenzia,
Insieme all’accordo, che ha ricevuto l’approvazione del 100% dal consiglio del Fmi, l’organizzazione ha approvato l’esborso immediato di 9.650 milioni di dollari e ne ha dato la disponibilità per eseguire il pagamento delle prossime due scadenze senza ulteriori interessi.
Il programma, il ventiduesimo per l’Argentina da quando è entrato a far parte dell’Fmi nel 1956, ne sostituisce uno fallito con 57miliardi nel 2018, il più grande nella storia dell’organismo, negoziato dal governo di Macri.
In linea di massima, nel corso del 2022 il governo peronista di Alberto Fernandez secondo il nuovo programma dovrebbe arrivare ad un disavanzo primario massimo del 2,5% del prodotto interno lordo, una monetizzazione del rosso fiscale equivalente all’1% del Pil ed un aumento di disponibilità per la Banca centrale di 5,8 miliardi di dollari.
Stando a quanto riferito dalla stampa locale l’Argentina dovrebbe ricevere dieci erogazioni e altrettante revisioni trimestrali. Il primo, per 9,8 miliardi, permetterà al paese di far fronte alle prossime scadenze.
L’Agenzia del Demanio si ristruttura, decolla la struttura di progettazione
Nel corso dell’audizione che si è tenuta presso la VI commissione Finanze e tesoro del Senato, il nuovo direttore dell’Agenzia del demanio Alessandra dal Verme ha presentato la strategia e le azioni messe in campo per rispondere al mutato contesto, guardando al patrimonio dei beni dello Stato, che ammontano a 43mila unità, per un valore di 62 miliardi di euro quelli gestiti dal demanio, una ricchezza di tutta la popolazione.
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Tra Spagna e Marocca inzia nuova fase relazioni bilaterali
Madrid impegnata a garantire sovranità e integrità territoriale di Rabat E’ iniziata una nuova fase nelle relazioni bilaterali tra la Spagna e il Marocco. Il governo spagnolo si è impegnato, venerdì 18 marzo 2022, a garantire la sovranità e integrità territoriale del Marocco nell’ambito della nuova fase iniziata tra i due paesi. Si legge in un comunicato stampa della Presidenza del governo spagnolo che: “Oggi entriamo in una nuova fase delle relazioni con il Marocco, basata sul rispetto reciproco, sull’applicazione di accordi, sull’assenza di azioni unilaterali e sulla trasparenza e sulla comunicazione permanente. Questa nuova fase sarà sviluppata (…) su una tabella di marcia chiara e ambiziosa.
Tutto questo per garantire la stabilità, la sovranità, l’integrità territoriale e la prosperità dei nostri due Paesi”. In questo senso, il governo spagnolo ha riaffermato la sua “determinazione” di raccogliere con il Marocco le sfide comuni, in particolare la cooperazione nella gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo e nell’Atlantico, agendo sempre in uno spirito di piena collaborazione, e di ripristinare piena normalità nella circolazione delle persone e dei beni a beneficio dei nostri popoli. Il governo spagnolo accoglie con favore la programmazione della visita del suo Presidente in Marocco in vista dell’elaborazione della tabella di marcia per questa nuova tappa, nonché l’invito rivolto al ministro degli Affari esteri, all’Unione Europea e a Rabat entro la fine del mese.
In un messaggio al Re marocchino, Mohammed VI, il premier spagnolo Pedro Sanchez conferma il primato del piano di autonomia per risolvere il conflitto del Sahara Un comunicato stampa del Gabinetto Reale ha indicato che la Spagna considera l’iniziativa di autonomia marocchina la base più seria, realistica e credibile per la risoluzione della controversia, riguardante il Sahara marocchino. In un messaggio indirizzato al re Mohammed VI, il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha sottolineato di riconoscere l’importanza della questione del Sahara per il Marocco. In quanto tale, la Spagna considera l’iniziativa di autonomia marocchina, presentata nel 2007, come la base più seria, realistica e credibile per risolvere la controversia. Ha inoltre sottolineato gli sforzi seri e credibili del Marocco nel quadro delle Nazioni Unite per trovare una soluzione reciprocamente accettabile.
Nel suo messaggio al Sovrano di Rabat, il premier spagnolo ha anche sottolineato che: “I due Paesi sono indissolubilmente uniti da affetti, storia, geografia, interessi e un’amicizia condivisa. La prosperità del Marocco è legata a quella della Spagna e viceversa. Il nostro obiettivo è costruire un nuovo rapporto, basato su trasparenza e comunicazione permanente, rispetto reciproco e accordi firmati da entrambe le parti e astenendosi da qualsiasi azione unilaterale, rispettando l’importanza di tutto ciò che condividiamo”.
Argentina: governo presenterà al Congresso accordo con Fmi
Il governo argentino ha chiuso ieri, mercoledì 2 marzo, l’accordo discusso con il Fondo monetario internazionale (Fmi) sul debito multimilionario acquisito durante la gestione di Mauricio Macri, oggi il progetto sarà presentato alla Camera dei Deputati.
Una missione dell’Fmi visiterà l’Argentina ogni trimestre durante i 12 anni di durata dell’Extended Facilities Reloaded, il negoziato tra il ministero dell’Economia e i tecnici del Fondo. Secondo gli auspici delle parti entro la fine di marzo l’accordo dovrebbe essere approvato dal Parlamento di Buenos Aires. Secondo gli accordi presi il programma si concluderà il 22 marzo, data in cui il paese indiolatino dovrà versare complessivamente 4,8 miliardi di dollari all’Fmi.
L’accordo con l’Fmi durerà 12 anni e mezzo e nei primi due anni il meccanismo internazionale dovrà pagare i 44.700 milioni di dollari corrispondenti allo Stand By siglato nel 2018. Entro la fine dell’anno l’Argentina dovrà effettuare altri due pagamenti a settembre e dicembre.
Stando a quanto riferito dalla stampa locale l’accordo che sarà presentato al Congresso riguarderà soprattutto la situazione fino al 2026 per quanto riguarda i pagamenti all’Fmi e sarà controllata e limitata solo ai soliti contributi all’organizzazione internazionale e al regolamento degli interessi.
L’accordo prevede 12 rate, di egual importo, da pagare ogni sei mesi, la prima a settembre 2024 e l’ultima a dicembre 2034, hanno precisato i media argentini.
Crisi ucraina: Putin alza la posta per la tregua
Con Kiev sotto assedio e i militari russi che continuano a tenere alta la tensione in Ucraina le delegazioni di Kiev e Mosca si sono sedute per sei ore attorno a un tavolo per cercare una possibile via d’uscita al conflitto.
Molta attesa per i colloqui anche se realisticamente in pochi nutrivano serie speranze per una svolta in senso pacifico del conflitto tanto che alla fine le parti non sono arrivate nemmeno ad un cessate il fuoco temporaneo per affrontare l’emergenza umanitaria.
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Cile: Costituente voterà per abolire il Senato
L’Assemblea costituente cilena voterà questa settimana la proposta del centrosinistra di eliminare il Senato, sostituendolo con un eventuale Consiglio territoriale.
La rappresentante del popolo mapuche e promotrice di questa norma, Rosa Catrileo, ha comunicato al riguardo che: “Con questo sistema c’è una differenziazione. Una è la Camera legislativa, propriamente detta, ed è lì che iniziano e finiscono tutti i progetti di legge. Il Consiglio territoriale invece interviene in alcuni processi legislativi, come camera di revisione che ha a che fare solo con le regioni”.
Il deputato della Costituente Fernando Atria, ha sottolineato che la capacità legislativa di questo consiglio sarebbe limitata a “bilancio, poteri e funzionamento degli organi regionali, divisione politica amministrativa del Paese e meccanismi di equità fiscale territoriale” mentre la sua collega Patricia Politzer, ha spiegato: “Il processo costituzionale si è aperto, tra l’altro, per la perdita di prestigio di istituzioni come il Senato. Se la Convenzione non promuovesse profondi cambiamenti in questo senso, farebbe il suo lavoro in modo sbagliato”.
Le opposizioni da parte loro sostengono che questo costituisce un modo subdolo per stabilire una camera assoluta. In tal senso, il costituente e membro della commissione Raúl Celis, afferma che “questo trasforma l’attuale Senato in una specie di caricatura”.
Numeri alla mano però la norma dovrebbe essere approvata a larga maggioranza e dopo essere stata discussa e votata dalla Commissione Sistema Politico della Convenzione Costituzionale, sarà successivamente votata dalla Plenaria Esecutiva.