Fabrizio Di Ernesto

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Cuba e Ue firmano accordo bilaterale

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Cuba e l’Unione europea hanno firmato oggi il primo accordo bilaterale tra le parti.

In base all’accordo sottoscritto i rapporti tra i 27 paesi Ue, più la Gran Bretagna che però a breve dovrebbe avviare la procedure per uscire dall’Unione, e l’Avana saranno improntati sul rispetto reciproco e l’uguaglianza.

L’accordo è stato sottoscritto dal ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodriguez, e dall’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera, l’italiana Federica Mogherini, a Bruxelles.

Nel corso della cerimonia che ha portato alla firma dello storico accordo la Mogherini ha detto: “Per la prima volta la Ue e Cuba hanno un quadro formale per le relazioni bilaterali. Si tratta del risultato di un lungo processo. I legami tra Ue e Cuba sono profondi, in primo luogo quelli tra i nostri popoli”. Sempre la Mogherini ha poi sottolineato che “la Ue ha sollevato preoccupazioni per gli effetti extraterritoriali delle sanzioni degli Usa su Cuba. Continueremo a farlo, nell’interesse non solo dell’isola e della sua popolazione, ma soprattutto degli europei”.

La politica italiana ha poi spiegato che l’avvento di Donald Trump alla Casa Bianca, chiamato a succedere al presidente uscente Barack Obama non influirà sui rapporti tra Bruxelles e l’Avana.

“L’accordo firmato oggi – ha concluso la Mogherini – è il messaggio dell’impegno a lavorare con Cuba. Questo include le imprese, il settore degli investimenti, la scienza, la tecnologia, l’educazione, la cultura, il turismo, ma anche il lavoro comune su temi globali di fronte a noi, come l’immigrazione, il cambiamento climatico, gli obiettivi di sviluppo sostenibile”.

Da parte sua il rappresentante di Cuba ha spiegato che l’accordo “contribuirà sicuramente a sviluppare ulteriormente la cooperazione politica, sociale, finanziare e accademica tra le parti”

La stesura del testo, che dovrò ora essere ratificato da tutti i 28 paesi dell’Ue, è iniziata nell’aprile del 2014.

Per Cuba che da alcuni anni sta normalizzando le sue relazioni diplomatiche con tutti i paesi del mondo si tratta di un grande risultato a livello diplomatico che giunge a poco più di due settimane dalla morte del leader maximo Fidel Castro. Dopo anni di embargo imposto dagli Usa l’Avana può quindi ora provare a rilanciare la propria economia anche se la ricetta neoliberista della Ue non appare la più indicata.


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